Nel mondo del lavoro è importante avere la possibilità di disporre di attrezzature e macchinari che consantono di svolgere quel tipo di attività che altrimenti i lavoratori in maniera diretta e manuale non potrebbero compiere, in particolare quando si tratta di quegli ambiti in cui bisogna muovere e spostare elementi pesanti.
Con il supporto di attrezzature come le piattaforme aeree, conosciute anche come PLE, i lavoratori hanno il modo di operare secondo i tempi programmati e senza particolari intoppi, motivo per cui le macchine che usano offrono una notevole garanzia da un punto di vista di efficienza e sicurezza.
Queste piattaforme permettono di sollevare e stazionare in quota uno o più operatori, evitando quindi di utilizzare ponteggi o trabattelli.
Generalmente trovano il loro maggiore utilizzo nel settore edile e impiantistico, ma negli ultimi anni stanno conoscendo una notevole diffusione, a tal punto che nel territorio italiano stanno trovando spazio nel mercato di riferimento anche quelle aziende che si occupano specificatamente di noleggio piattaforma aerea.
Ne esistono di varie tipologie adatte per ogni ambito lavorativo che ne richiede l’utilizzo, ma in linea generale rappresenta quel tipo di mezzo mobile che permette a persone e attrezzi di eseguire un lavoro temporaneo in quota, ovvero da oltre 2 metri fino anche oltre i 100 metri da terra.
Questi mezzi mobili vengono comandati direttamente dalla piattaforma e l’operatore ha l’obbligo didi indossare gli appositi DPI per avere garanzia di sicurezza e protezione contro i rischi di caduta.
Gli ambiti di intervento
La piattaforma aerea viene ormai utilizzata in diversi ambiti lavorativi, divenendo ormai un mezzo imprescindibile per effettuare determinati lavori.
In linea di massima si possono distinguere almeno tre settori in cui questi mezzi vengono utilizzati:
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Settore edile: in questo ambito lavorativo vengono svolte operazioni di costruzione, riparazione e anche casi di demolizione di edifici, per cui vi è spesso la necessità di avere dei lavoratori specializzati che lavorano in quota, ritrovandosi in posizione di maggiore sicurezza e praticità nei movimenti rispetto a quanto accade nei normali ponteggi;
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Settore industriale: molte imprese infatti stanno traendo vantaggio dall’uso di questi macchinari, che vengono spesso usati per contesti limitati, sia interni sia esterni, e non risultano di intralcio nelle attività lavorative quotidiane. Quelle maggiormente utilizzate sono le piattaforme aeree semoventi elettriche, che, oltre a non comportare eccessivi costi poiché non necessitano di carburante, rispettano anche l’ambiente in cui sono utilizzate, dato che non rilasciano alcun tipo di inquinamento;
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Settore della pulizia e manutenzione: un particolare ambito che sta traendo vantaggio dall’uso di questi macchinari è anche quello che riguarda gli ambiti di pulizia e installazione o manutenzione di impianti fotovoltaici, così come le attività che concernono la pulizia di vetrate e lavori eseguiti anche per potare alberi o di sistemazione di elementi di arredo urbano. Il vantaggio che offrono è appunto il poter lavorare in quota, in maniera comoda, sicura e rapida e nella facilità di maneggiare strumenti di lavoro particolari in sicurezza.
Le tipologie presenti
Una prima categoria di piattaforme aeree da identificare è quella delle piattaforme di lavoro mobili elevabili, che possono distinguersi tra quelle in cui la proiezione verticale del baricentro del carico è sempre all’interno delle linee di ribaltamento e quelle in cui invece è all’esterno.
Per quanto riguarda lo spostamento vi sono tre tipi:
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quello dove lo spostamento è possibile quando la piattaforma si trova in posizione di trasporto;
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quando lo spostamento con la piattaforma sollevata viene controllato da un punto di comando presente sul telaio;
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altra tipologia: quando lo spostamento è controllato da un punto di comando sulla piattaforma stessa.
In commercio si possono trovare varie tipologie con caratteristiche diverse, in cui varia anche l’altezza raggiungibile:
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Piattaforma aerea autocarrata: questa ha un braccio telescopico o anche articolato ed è allestita su un veicolo indipendente che si rende adatto per gli spostamenti su strada, in cui è richiesto il possesso della patente B o C e caratterizzato da stabilizzatori idraulici. È composta da una torretta girevole ed è in grado di sbracciare a 360°. L’altezza raggiungibile può essere anche fino a 100 m e opera solo su stabilizzatori piazzati. Inoltre può essere disponibile anche su trattori e veicoli speciali;
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Piattaforma aerea cingolata: può essere anche denominata come piattaforma aerea ragno, avendo sempre un braccio telescopico e articolato e dotata di stabilizzatori idraulici, motore diesel o bivalente, adatta per lavori esterni o interni. È caratterizzata da una torretta girevole e può sbracciare su 360°. L’altezza di lavoro raggiungibile è di circa 50 m, quindi opera solo con stabilizzatori piazzati e può anche essere livellata su notevoli pendenze del terreno;
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Piattaforme semoventi a braccio telescopico: il braccio può essere anche articolato e possono avere la caratteristica di essere gommate o cingolate e un motore diesel, elettrico o bivalente, con la presenza o meno di stabilizzatori idraulici, adatte sia per interni che esterni. Presente sempre una torretta girevole e la capacità di sbracciare su 360° e arrivare ad un’altezza di 40 m;
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Semoventi verticali a pantografo: sono gommate e il motore è sia diesel sia elettrico o bivalente; possono avere o meno stabilizzatori e sono adatte per interni ed esterni. Il movimento è verticale e può essere sia traslabile sia allungabile arrivando fino a circa 35 m di altezza lavoro;
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Trainabili su rimorchio con braccio telescopico: sono allestite su rimorchio stradale o industriale e gli stabilizzatori piazzati possono essere meccanici o idraulici; il motore è elettrico o a scoppio per i movimenti del braccio, che può essere anche articolato. Arrivano fino a 25 m di altezza e adatte per interni ed esterni;
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Sollevatori verticali a colonna idraulica: possono essere con o senza braccetto articolato idraulico e con caratteristica di semoventi o anche a spostamento manuale; il motore è elettrico e sono adatte per applicazioni interne. Arrivano a circa 12 m di altezza lavoro.
Le piattaforme autosollevanti
Un discorso a parte meritano questo tipo di macchine che possono essere fornite e montate in varie configurazioni, anche a più colonne per trasportare sia persone sia materiale.
Fra le caratteristiche di questi macchinari:
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Parapetto fisso su tutti i lati aperti sul vuoto;
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Ripiano protetto;
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Colonna o colonne cremagliera di scorrimento motorizzato del piano;
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Base di appoggio a terra ed elementi di ancoraggio delle colonne alla facciata;
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Impianto di movimentazione verticali;
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Sistema di comando.
Le PLE di dimensioni maggiori possono raggiungere anche altezze come 100 mt, scorrendo su una doppia colonna ancorata alla facciata. Il sistema presenta dei comandi sul piano e bisogna impiegarlo insieme a sistemi DPI anticaduta.
Queste vengono generalmente impiegate per attività manutentive sul perimetro della copertura oppure come forma di via di accesso esterna e provvisoria; il ponte elevabile deve essere impiegato solo secondo quelle che sono le modalità di montaggio, smontaggio e utilizzo che sono previsti dal costruttore e deve essere certificato.
Sono efficaci contro il rischio di cadute dall’alto e trovano anche impiego per quelle facciate e coperture che sono a notevole altezza, dove realizzare un ponteggio fisso o a trabattello risulta quasi impossibile. La garanzia che offrono è la velocità di montaggio e l’accessibilità dal fronte esterno alla copertura.
Alcuni riferimenti
Sul mercato di riferimento sono presenti quindi diverse tipologie di piattaforma aerea, che vengono realizzate da una serie di produttori intenti a sviluppare questi macchinari mirando a raggiungere livelli sempre più alti di prestazione e sicurezza.
Spiccano in commercio macchinari realizzati da produttori come Alimak Group Italy, CTE, Pentagonal, RDT, Hinowa e Svelt, che operano nel territorio nazionale.
I marchi più conosciuti sono Haulotte, Genie, JLG, Socage, Cela, Oil&Steel, o Isoli; spesso la tendenza di molte realtà lavorative è quella di noleggiarle sia per lavori spot o anche di acquistarle usate, poiché sono comunque prodotti affidabili e di maggiore risparmio.
I prezzi per una piattaforma aerea cingolata usata, ad esempio, possono partire anche dalle 20.000 euro circa – sempre tenendo conto del modello, anno di costruzione e kilometraggio – e arrivare anche quasi alle 90.000 euro per un modello come la Cela Spyder DT30 del 2017. Una piattaforma aerea usata che può essere autocarrata o a braccio telescopio, articolato o a colonna ingenere rientra nella medesima fascia di prezzo della ple cingolata usata.
Una soluzione più frequente è il noleggio: questo ormai sta diventando un servizio indispensabile sia per i professionisti sia anche per i privati e il suo costo dipende principalmente da quattro fattori:
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Tipologia di piattaforma: quindi i prezzi che variano in base all’altezza raggiungibile;
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Tempi di durata: come di consueto, maggiore è la durata del nolo, maggiore sarà il prezzo; può essere giornaliero o settimanale, mensile o annuale e si può anche accedere a particolari scontistiche;
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Se si tratta di un nolo con operatore o senza;
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Trasporto: poiché questi mezzi non sono targati, devono essere trasportati per portarli a domicilio e si può scegliere se farlo autonomamente oppure se affidarsi al noleggiatore.
Il costo noleggio di una piattaforma aerea varia pertanto a seconda della tipologia: ad esempio, una ple autocarrata senza operatore può variare per una singola giornata da 140 euro fino a 300 euro; per quelle semoventi, invece, il costo senza operatore va dalle 100 euro per il tipo da 10 metri fino a 180 euro per quella da 26 metri, escludendo i costi di trasporto; nel caso di quelle a Pantografo dalle 50 euro fino alle 99 euro; quelle a ragno dalle 110 alle 250 euro.
Da tenere in conto il fatto che nel momento in cui si sceglie di usare il servizio a noleggio, bisogna fare attenzione tra chi chiede o meno la cauzione: questa è un’importante forma di garanzia e chi non la pretende potrebbe essere un noleggiatore improvvisato, poco professionale che potrebbe anche usare piattaforme obsolete e malridotte.
Quindi è consigliabile affidarsi ad un brand che rappresenti un’ottima garanzia e affidabilità: inoltre per ottimizzare i costi del noleggio è bene pianificare le operazioni da effettuare così da svolgere in maniera efficiente il lavoro, contenendo i costi.